Ogni città è un viaggio, nel tempo, ma anche nello spazio.
Organismi vivi di frenesie di cambiamento e di trasformazione , di giochi, d’identità mobili, di giochi, di metafore e di sogni.
Luoghi di ricordi e simboli che travolgono chi ci arriva e anche chi invece ci vive.
Entrambi comunque rabdomanti di malinconie.
Cercando un senso nel parlare, nel progettare, nel vivere anche follie solitarie e altri tempi, ci sono ancora speranze da nutrire.
Le città con il sapore dei palazzi, delle strade e della plastificazione della vita di tutti i giorni e quartieri pensati come luoghi di tessitura di umanità.
Ogni città è un mondo possibile, è un ordine spontaneo seppure evanescente, un piano.
Le città possono essere diverse tra loro, ma tutte sono belle e tutte sono ricche se anche i nostri occhi lo sono.
Di certo se non guardano solo vetrine piene d’involucri alla moda.
Sabato 27 aprile 2019 - viaggiando verso Bellinzona
